Alessandro Bianchini | 2023 |
10/5 | Birdbox Records |
Genere: Jazz | ||||
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CD CHF 35.90 |
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Note
L’album è frutto di una ricerca che attraversa un percorso musicale derivante da generi e stili diversi, rispecchiando la formazione di Alessandro Bianchini: dall’accademismo tipico della musica classica per giungere all’improvvisazione, attraverso le sonorità del jazz più tradizionale. Sono questi gli elementi, potremmo dire “la cifra”, che hanno caratterizzato in maniera indelebile l’estetica ed il linguaggio musicale del vibrafonista, impreziositi anche da una ricerca costante e minuziosa del dettaglio, che permette di identificare le sue composizioni. Racconta di sé: “La scelta timbrica delle bacchette che cambiano a seconda del brano, la strumentazione (il vibrafono, la marimba) e la cura quasi maniacale per le dinamiche, sono gli elementi che, secondo me, conferiscono al disco un sound jazzy, con importanti e riconoscibili elementi volutamente raffinati. Altro aspetto che risulta sicuramente evidente a chi ascolta il disco è la presenza di un elemento che personalmente pongo sempre in primo piano e che sta alla base dell’improvvisazione e dell’interplay: il Timing. Timing che mi ha permesso di creare un feeling molto naturale e quasi istintivo con gli altri componenti del gruppo: Marco Micheli al contrabbasso e Simone Brilli alla batteria.” Dei sette brani, cinque sono brani originali composti ed arrangiati da Alessandro Bianchini, mentre il primo e l’ultimo brano del disco sono due standard, riarrangiati per la formazione del trio: vibrafono/marimba, contrabbasso e batteria.