Recuerdo AlfaMusic
cover of article Genere: Jazz
Tracklist non disponibile

WG Image CD CHF 23.90

Note

“Recuerdo”, bell’album di esordio del duo di Valentina Cesarini e Valentina Rossi, non è un disco celebrativo del passato. Ci parla piuttosto, nel suo percorso di ricerca intorno al mondo del tango, di un ricordo declinato “al futuro”. Valentina Cesarini, fisarmonicista virtuosa dal fraseggio incantato, intrinsecamente ritmico e chiaroscurale, originale compositrice ed arrangiatrice, e Valentina Rossi, la cui voce sopranile è stata definita uno “strumento di pregio” - per la sua luminosità, flessibilità e intonazione esemplare - da due grandi studiose del canto, le maestre Marianna Brilla e Lisa Paglin, hanno unito intenti e forze per un omaggio al tango in un excursus che parte dalle radici per guardare in avanti: dal mitico Carlos Gardel di “por una Cabeza”, o il famosissimo “Jealousy”, scritto, curiosamente, da un danese, Jagob Gadè nel 1925, al meraviglioso mondo di Astor Piazzola, che del tango è stato grande innovatore e rielaboratore, ispirato al mondo classico ed al Jazz. Il percorso delle due affiatate musiciste continua poi a guardare in avanti, scegliendo una composizione del grande fisarmonicista francese Richard Galliano; la loro esecuzione del suo strumentale “Tango pour Claude” cui Valentina Rossi ha scritto delle liriche in spagnolo, ha ottenuto l’approvazione ed il plauso dell’autore. L’approccio leggero e creativo di questo duo al femminile si mostra anche nella rilettura “Tanguera” del classico Napoletano “Indifferentemente”, e nell’ironica esecuzione di “Tango delle capinere”. Ma compie anche un ulteriore passo in avanti, nella proposizione di brani originali: l’intensa “ Recuerdo” la title track, la bella “Milonga del Aura” - a firma delle due protagoniste - e lo strumentale “Alitango”; in questo bel brano, che vede la Cesarini a suo agio anche sul bandoneon, la presenza di chitarra, flauto, cajon, e la voce della Rossi a vocalizzare senza parole insieme agli strumenti, vi è forse già traccia di possibili evoluzioni future, chissà. Di certo, questo disco è l’inizio di una bella storia.

Maria Pia De Vito