O Zulù | 2019 |
Bassi per le masse | Musica Posse |
Genere: Hip Hop, Napoletano, Reggae | ||||||||||||||||||||||||||||||||
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CD CHF 22.90 |
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Note
L'album, quattordici tracce, si muove su un doppio binario tematico: una critica spietata alla 'società (in)civile' propinata come modello unico, e la descrizione orgogliosa di un modello differente, agli antipodi di questa barbarie, di un altro modo di essere uomini, lavoratori, cittadini, padri, mariti e compagni. Un possibile e praticabile percorso 'altro' in questo mondo (im)possibile. Uno sguardo sul presente del nostro paese sclerotizzato tra la ricerca continua di finti nemici su cui inveire in un hate speech permanente e la dimensione critica relegata allo sfogatoio dei social network, "Bassi per le masse" segna una linea di demarcazione tra la miseria umana e politica italiana e chi invece non si rassegna a questa dimensione. Tra una citazione di "Pulp Fiction" di Tarantino e una di "Johnny Stecchino" di Benigni, Zulù descrive la quotidianità fatta di incomprensibili primatismi e la violenza sui corpi e sulle menti delle persone.
"Non faremo prigionieri" è questo il messaggio che Zulù consegna al suo pubblico. Il sound dell'album è senza dubbio Reggae, il suono delle origini, arricchito e contaminato dal bagaglio musicale acquisito in 30 anni di carriera artistica di Zulù e dall'insostituibile contributo di Dj SpikE. Zulù ha voluto chiamare intorno a sé alcuni amici, nomi simbolo della scena reggae, come Bunna, Madaski e Papa Nico degli Africa Unite, Valerio Jovine, Krikka Raggae, Fukada Tree, Shanti Power, Andy Mittoo e Fido Guido, e altri amici di nuova e vecchia data come Andrea Tartaglia, Ivan Granatino, Franco Ricciardi, Donix e Dj Uncino. Tutte le musiche sono di Stanislao SpikE Costabile. Il missaggio è stato realizzato da Madaski.