Gianmaria Testa | 2013 |
Men at Work (Live) | Incipit |
Genere: DVD Musicali, Cantautoriale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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2 CD + DVD CHF 31.90 |
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Note
Gianmaria Testa presenta 'Men at Work', 23 canzoni che ripercorrono in un doppio CD live una carriera ventennale. Registrato nel corso di una lunga tournée in Germania in grandi teatri, il doppio album è arricchito dall’aggiunta di un DVD registrato durante un emozionante concerto alle OGR (Officine Grandi Riparazioni) di Torino. Affiancano Gianmaria Testa in questi concerti il chitarrista Giancarlo Bianchetti, il contrabbassista Nicola Negrini e il batterista Philippe Garcia. 'Il canto non è solo suono: è anche profumo, leggero e avvolgente talvolta persino ossessivo. La sua alchimia poetica si fonda innanzitutto sulla verità intima di chi lo emette; poi si arricchisce entrando in vibrazione con l’aria, infiammandosi al contatto con il fuori, nutrendosi dell’energia di coloro che lo ascoltano. Le grandi voci, quelle che ci entrano dentro e non ci lasciano più, non sono quelle che assalgono con le loro prodezze tecniche; sono piuttosto quelle che, portato al loro più giusto grado di umanità, testimoniano di quel cammino segreto tra l’anima profonda che le ha viste nascere e il vasto mondo che le riceve. Così è la voce di Gianmaria Testa. Nel delicato mescolarsi di canzone, jazz, sonorità latine o rock che la sostengono, la sua voce emana un profumo unico ed emozionante nel quale l’inatteso, il sorprendente si confonde con il familiare. Ascoltarla per la prima volta, così come ascoltare le melodie e i testi che quella voce porta con sé, significa fare l’esperienza insolita di una scoperta che sa di déjà vu. Anche se con quella voce non si è mai avuto veramente a che fare prima, è una di quelle voci che si possono subito riconoscere; proprio come si riconoscono le voci di un fratello sconosciuto ma atteso, di un fratello che non si sperava più di avere e che ci regala all’improvviso la dolce intensa sorpresa di apparire, e di esistere. Ricordiamoci il nostro primo incontro con Leonard Cohen, Paco Ibanez, Roberto Murolo, Léo Ferré o Joao Gilberto. Pensiamo a come la loro franca sincerità, senza filtri né artifici, di una bellezza quasi brutale, ci ha letteralmente abbracciati. E come quelle voci ci hanno convinti che non c’è dono più generoso e atteggiamento migliore che quello di essere irriducibilmente e semplicemente se stessi. Gianmaria Testa, a modo suo, continua questa tradizione; si sente in lui lontana, ma ben presente, la tradizione di ospitalità e di buona accoglienza che i contadini del suo Piemonte natale riservavano allo straniero o al vagabondo di passaggio.' (Richard Robert) (Fonte: Egea)