Notturno mediterraneo Egea
cover of article Genere: Jazz
1.Introduzione
2.Isole nell'anima
3.Canzone di terra
4.La canzone di Enrico
5.Folla di parole
6.Altri cieli, nuove terre
7.Interludio
8.Il volo dell'aquila ferita

WG Image CD CHF 18.70

Note

Che cos’è la musica mediterranea? Questa è la domanda che mi ha rivolto Gil Goldstein durante la registrazione di questo lavoro. Non riuscendo a trovare una risposta he descrivesse la miriade di culture musicali che convivono nel nostro mare – eppure di Mediterraneo mi interesso da quando, dopo aver percorso i primi faticosi gradini di giovane compositore di musica 'd’avanguardia', ho smesso per anni di scrivere musica – gli ho detto che il significato ch ho voluto dare a questo lavoro è soprattutto melodico. Naturalmente mi sono pentito subito, pensando a quanto pregnante e ricca sia la tradizione ritmica di questa musica. Ma ho insistito: quello che interessa me della musica mediterranea è la straordinaria varietà melodica, con la ricchezza di scale ed inflessioni che caratterizza ogni area geografica. Il Mediterraneo che ho immaginato è molto diverso da quello solare dei mercati arabi o delle pizziche salentine; è un luogo intimo, notturno, nascosto, lunare, più vicino ai sassi di Gino Paoli che alle Tammurriate. Le melodie mettono in risalto i colori arcaici della nostra area: il Lidio di Canzone di terra, il Frigio di Altri cieli, nuove terre sono i poli estremi di una varietà di accenti che ho cercato di ricostruire all’interno di quel linguaggio 'spurio' che è il jazz. […] Questo lavoro vede la luce in occasione dei Giochi del Mediterraneo che nel 2009 si tengono a Pescara […] Poco prima di registrare le composizioni è avvenuta la tragedia del terremoto in Abruzzo: alle 3 e 32 del 6 aprile stavo scrivendo gli arrangiamenti di questo disco e ho sentito distintamente la scossa. Ho cambiato il progetto originario, ed ho voluto lasciare una mia piccola testimonianza in questo lavoro con Il volo dell’Aquila ferita.