Angelo Valori | 2009 |
Notturno mediterraneo | Egea |
Genere: Jazz | ||||||||||||||||||||
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CD CHF 18.70 |
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Note
Che cos’è la musica mediterranea? Questa è la domanda che mi ha rivolto Gil Goldstein durante la registrazione di questo lavoro. Non riuscendo a trovare una risposta he descrivesse la miriade di culture musicali che convivono nel nostro mare – eppure di Mediterraneo mi interesso da quando, dopo aver percorso i primi faticosi gradini di giovane compositore di musica 'd’avanguardia', ho smesso per anni di scrivere musica – gli ho detto che il significato ch ho voluto dare a questo lavoro è soprattutto melodico. Naturalmente mi sono pentito subito, pensando a quanto pregnante e ricca sia la tradizione ritmica di questa musica. Ma ho insistito: quello che interessa me della musica mediterranea è la straordinaria varietà melodica, con la ricchezza di scale ed inflessioni che caratterizza ogni area geografica. Il Mediterraneo che ho immaginato è molto diverso da quello solare dei mercati arabi o delle pizziche salentine; è un luogo intimo, notturno, nascosto, lunare, più vicino ai sassi di Gino Paoli che alle Tammurriate. Le melodie mettono in risalto i colori arcaici della nostra area: il Lidio di Canzone di terra, il Frigio di Altri cieli, nuove terre sono i poli estremi di una varietà di accenti che ho cercato di ricostruire all’interno di quel linguaggio 'spurio' che è il jazz. […] Questo lavoro vede la luce in occasione dei Giochi del Mediterraneo che nel 2009 si tengono a Pescara […] Poco prima di registrare le composizioni è avvenuta la tragedia del terremoto in Abruzzo: alle 3 e 32 del 6 aprile stavo scrivendo gli arrangiamenti di questo disco e ho sentito distintamente la scossa. Ho cambiato il progetto originario, ed ho voluto lasciare una mia piccola testimonianza in questo lavoro con Il volo dell’Aquila ferita.