Half Angels Felmay
cover of article Genere: Contemporaneo, Elettronico, Strumentale
1.) (
2.Damatria
3.Selika Suite
4.Fiordiluna (Un'improvvisazione)
5.AEon Flux
6.Raederle
7.Trinity
8.Angélique
9.Tinker Bell
10.Galadriel

WG Image CD CHF 19.90

Note

Giunto al secondo disco per l’etichetta Felmay dopo il notturno e lunare Child Of The Moon del 2006, il pianista e compositore ARTURO STALTERI si propone per questo suo nuovo lavoro, intitolato Half Angels, in uno spettro sonoro di ampie vedute, che giunge a comprendere anche sfumature di elettronica oltre al Fazioli, al clavicembalo, alla chitarra classica e al bouzouki, a conferma di un eclettismo strumentale non di maniera. Insieme a STALTERI troviamo nell’occasione Yasue Ito al violino, Laura Pierazzuoli al violoncello e Pino Zingarelli alla batteria, alle percussioni e a vari marchingegni elettronici. L’ispirazione del disco ha ascendenze cinematografiche e letterarie, e per ogni brano è lo stesso STALTERI a dichiarare la fonte che ha mosso la sua verve creativa. Pietra angolare dell’incisione è la Selika Suite, suddivisa tra un prologo e sei movimenti. Il titolo si riferisce a un omonimo film che il regista Ivo Illuminati (un dimenticato eroe del cinema muto riscoperto soltanto da studi recenti) girò nel 1921. Scritta su commissione dell’Assessorato alla Cultura Città di Ripatransone (luogo di nascita di Illuminati), la suite è stata eseguita da STALTERI in prima assoluta (in una versione per solo pianoforte) nell’agosto del 1997 e trova ora la via del supporto discografico in una forma strumentale di maggior respiro ma altrettanto felicemente ispirata. Il piano in solitudine di Fiordiluna, definita dall’autore un’improvvisazione, rende invece onore a Michael Ende e alla sua 'Storia infinita'. Raederle è un omaggio minimalista alla scrittrice statunitense Patricia A. McKillip ('Il Signore degli Enigmi'), mentre con Tinker Bell si torna alla tradizione e a Peter Pan di James M. Barrie. Æon Flux (il riferimento è alla serie animata di sci-fi ideata da Peter Chung negli anni Novanta) è un tema di rara bellezza sottolineato dal violino di Yasue Ito e da frasi pianistiche classicheggianti. Le cadenze spigolose e crepuscolari di Trinity rimandano direttamente all’universo di 'Matrix' e ai fratelli Wachowski, così come in un tale contesto fantasy non poteva mancare, giusto nel finale dell’album, la citazione dal 'Signore degli Anelli' di Tolkien (Galadriel). Nell’insieme STALTERI firma un’opera stilisticamente variegata e complessa sul piano strutturale, che potrà riservare più di una sorpresa all’ascolto.