cover of article Genere: Contemporaneo, Jazz
1.Tabù
2.Son
3.Amante
4.Metropolitan
5.Sambanero
6.Deriva
7.Due dita
8.Dentro le mura
9.Dove sei
10.I misteri di un'anima
11.A mani nude
12.Cammino nella notte

WG Image CD CHF 27.10

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Note

Remo Anzovino è tra i più giovani, sorprendenti ed originali compositori oggi in Italia in circolazione. Un innovatore, a detta di molti critici. Tabù è il suo secondo album, che giunge dopo il successo di Dispari risalente a due anni fa, tra i dischi-rivelazione del 2006, arrivato alla terza ristampa e che continua a stazionare nella top ten 50 dello store di iTunes, sezione jazz, avendo raggiunto più volte anche la prima posizione. Tabù esce con la nuova etichetta Odd Times Records, distribuito in tutto il mondo da Egea. E’ una raccolta di dodici composizioni, una sorta di concept-album in cui Anzovino ha esplorato, attraverso una riflessione in musica sulle trasgressioni contemporanee, nuovi linguaggi musicali, con particolare attenzione ai ritmi, alle danze, alla ballabilità, focalizzando e selezionando, come in un misterioso puzzle, i tasselli di un originale concept album. Non è un caso che siano sempre dippiù i festival musicali che chiedono il suo spettacolo e la sua musica: da Ravello Festival, a Umbria Jazz Winter, da Villa Ada incontra il mondo a Radioincontri di Riva del Garda, dall’Auditorium Parco della Musica al Festival delle colline, dal Napoli Jazz Festival all’Italian Dvd Awards fino alla scorsa Mostra del cinema di Venezia dove ha tenuto un grande concerto dentro una delle sale del mitico Hotel Excelsior su invito dell’Ente dello Spettacolo. Nel disco partecipano oltre ai due fedelissimi Marco Anzovino alla chitarre e Gianni Fassetta alla fisarmonica, alcuni musicisti della stessa generazione di Anzovino, talenti in crescita il cui percorso si è già affiancato con il suo, provenienti sia dal mondo del jazz che della musica popolare e contemporanea come Danilo Gallo al basso acustico ed elettrico, Uti Gandhi alla batteria e percussioni, Mauro Ottolini al trombone, Nevio Zaninotto al sax soprano, Flavio Davanzo al filicorno. Da non perdere poi lo spettacolo dal vivo di Remo Anzovino che accompagna l’uscita di Tabù, in trio con pianoforte, chitarra e fisarmonica, accompagnati da immagini in bianco e nero di classici film anni 30-40. Un concerto originalissimo dove è la musica che viene commentata dalle immagini, da spezzoni di film montati in sequenze differenti rispetto all’originale, come in un originalissimo montaggio parallelo, che ha la funzione di rendere ulteriormente visiva e tridimensionale la musica. Immagini come colonna visiva della musica. Remo Anzovino e il suo trio suonano spalle rivolte al palco, senza mai guardare le immagini che scorrono dietro di loro. Immagini che parlano la lingua del cinema e della memoria, sequenze da Nanook, celebre pellicola di Flaherty, da I misteri di un’anima di W. Pabst con l’icona al femminile e modernissima Louise Brooks, poi l’omaggio fotografico alla grande e rivoluzionaria fotografa Tina Modotti, intercalata con sequenze da Que Viva Mexico di Eisenstejn ed ancora Metropolis di Fritz Lang, il Nosferatu di Murnau, alcune slapstick di B Keaton e il Tabù di Murnau e Flaherty, leitmotiv portante di tutta la nuova opera di Anzovino.