Francesca Capossele | 2017 |
1972 | Playground |
Reparto: Narrativa | |
DescrizioneSiamo all’inizio degli anni Novanta. Cristina, la protagonista e narratrice di 1972, vive da qualche mese a Lagos in Nigeria. La sua, però, è una fuga da un passato insostenibile che la perseguita, e che sa di dover ritrovare.Comincia così un percorso della memoria, fino al 1972, l’anno decisivo. Allora Cristina aveva sedici anni. Viveva a Ferrara insieme alla famiglia, ma soprattutto al fratello (di un anno più grande), Marcello, il complice, l’alleato e il confidente di sempre, di cui è segretamente e innocentemente innamorata. Nel febbraio di quello stesso anno il padre annuncia alla famiglia il trasferimento da Ferrara a Bologna. Per tutti è uno choc, in particolare per la madre, che intuisce come nella scelta del marito, nel desiderio spasmodico di cambiare, sia compresa una specie di rifiuto della vita ordinaria e familiare. Cristina e Marcello comprendono, invece, che quel trasferimento rappresenta misteriosamente la fine della loro prima adolescenza, di quell’età in cui sono ancora visibili le tracce dell’infanzia. Per Cristina è anche l’interruzione del rapporto con il suo primo fidanzato, Fulvio, un amico della “Cantina” dove anche Cristina insieme a un gruppo di ragazzi si ritrova per discutere di politica e promuovere “la rivoluzione”. Magistrale il racconto degli entusiasmi e delle ingenuità di quei giovani provinciali alle prese con il desiderio di cambiare il mondo e soprattutto le proprie vite. A luglio del 1972 Cristina e Marcello, con il resto della famiglia, si trasferiscono a Bologna, in quella che appare una città estranea e minacciosa. L’iniziale spaesamento è superato grazie a un incontro che sarà decisivo per entrambi i fratelli: Elisabetta, la nuova compagna di classe di Cristina. Il sodalizio con Elisabetta si rafforza quando Cristina decide di farla fidanzare con Marcello, l’amato fratello, formando così un triangolo d’amicizia e amore che avrebbe dovuto proiettarli in un universo di relazioni più autentico rispetto a quello degli odiati e compatiti genitori. Ma progressivamente Cristina assiste alla “normalizzazione” del rapporto tra Elisabetta e Marcello, innamorati come lo erano stati i loro stessi genitori, simili ad “amanti degli anni Cinquanta”. Di fronte a quell’imprevisto scenario, Cristina reagisce rifiutando il destino assegnatogli, il destino di tutti, e prova a sedurre il padre di Elisabetta: Guido. Ma una tragedia sconvolgerà la vita di tutti, e segnerà per sempre la fine di quelle giovinezze provinciali. |
Libro CHF 22.90 |
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