B/N (Vinile bianco)  Nouveauté  | Warner Music Italy |
Genre: Pop | ||||
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LP CHF 39.90 |
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Remarques
Sono passati 45 anni dall'uscita dell'album B/N de Il Giardino Dei Semplici. Questo fu uno dei primi dischi in stile Neapolitan Power!
Dopo il successo di hit propriamente pop quali "M'innamorai" e "Miele", il Giardino tentò di alzare l'asticella pubblicando un album che segnò una svolta e un vero inizio musicale per il gruppo napoletano. Oggi, che un certo tipo di sonorità sono in voga, riusciamo a comprendere quanto "B/N" sia stato un disco che merita uno spazio importante nel movimento del Neapolitan Power, per i suoni, per la tecnica e per la capacità di fare canzoni pop senza che siano "usa e getta".
Gianfranco Caliendo che per tanti anni è stato il frontman e l'autore della band (dal 1974 fino al 2012) svela in un'intervista rilasciata a Rolling Stone Italia: "Devo confessare che già con Totò Savio, alla fine del 1976, stavamo meditando, dopo il successo della rielaborazione di un brano storico, di tornare a cantare in napoletano, ma stavolta con degli inediti....
Considerando che nel 1977 uscì anche il primo disco di Pino Daniele, diciamo che prendemmo coraggio e con Gianni Averardi cominciammo a scrivere un buon numero di brani che ben presto avremmo utilizzato..”.
"B/N" ebbe il grande pregio di portare il dialetto napoletano ai livelli di lingua nazionale, seguendo le orme del grande Pino Daniele, di Napoli Centrale e di altre realtà dell’epoca. Anche dal punto di vista musicale si spaziava dal funk, al rock, alla disco e, in alcuni casi, anche in una fusion più leggera. Il tutto venne valorizzato dagli arrangiamenti di Vince Tempera e dalla produzione di Claudio Cavallaro, che impressero una nuova modernità. E accanto a loro grandi musicisti come Ellade Bandini, Julius Farmer, Massimo Luca e lo stesso Vince, che fecero sì che il disco suonasse perfettamente e con un groove eccezionale.
Il significato del titolo, spiega sempre Caliendo: “Il bianco e nero rappresenta sinteticamente le contraddizioni della nostra città. Il bianco è quello della nostra storia, della nostra cultura, del nostro patrimonio musicale, della nostra generosità, della nostra creatività. Il nero è quello che leggiamo sui giornali tutti i giorni, il nero è la camorra, la strafottenza e l’indifferenza. Nella canzone Pulicenella va…, ad esempio, Pulcinella va in giro per la città per svegliare le coscienze della gente, per invogliarla a ribellarsi e ad accorgersi di ciò che succede intorno.