Canzoni rubate | Django Dischi |
Genre: Pop, Rock | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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CD CHF 24.40 |
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>> Video "Il chiodo"
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Remarques
"Canzoni rubate” più che un album è un progetto di ricerca e di grande amore nei confronti della musica, pensato e realizzato da Federico Poggipollini. Un omaggio alla musica composto da 17 brani: 9 cover, 1 inedito e 7 brani strumentali originali.
Le gran parte dei brani scelti sono risalenti soprattutto al decennio tra fine anni ’70 e fine anni ’80 e con un occhio di riguardo verso la scena progressive; selezionati dopo un lungo studio puntato sulla ricercatezza degli arrangiamenti e sulla vicinanza dei testi con i giorni nostri; composizioni ricche ed energiche rimaneggiate con cura e attenzione. Una selezione legata anche ai ricordi, da qui la scelta di “Varietà” di Gianni Morandi (brano scritto da Mogol e Mario Lavezzi ascoltato da Capitan Fede, cantato dallo stesso Lavezzi, durante il tour promozionale di “Bella Signora” in cui accompagnava Gianni Morandi), o al senso di appartenenza ad una città come Bologna rimettendo mano a “Il chiodo” degli Skiantos (voluto omaggio a Feak Antoni), o “Città in fiamme” brano del 1986 della band bolognese Tribal Noise in cui Federico suonava il basso. Il legame a Bologna diventa poi attuale con il feat. di Cimini in “Monna Lisa” di Ivan Graziani.
In “Trappole” Capitan Fede suona un brano di Eugenio Finardi affiancato dallo stesso: “Una canzone dal ritmo incalzante. Tra la new wave e il punk anni 80. Il basso ipnotico con la batteria che suona nervosa e libera nei fill. Trappole il testo in una frase: la trappola in cui il cervello cade a causa di automatismi”.
La realizzazione di “Canzoni rubate” ha l’intento di portare avanti una precisa idea di cultura e di filosofia del fare e scrivere musica: non immediata (tanto ieri come oggi) ma di indubbio spessore.
E poi “Delay” la traccia inedita che inizialmente era stata pensata per essere cantata da una donna e le tracce strumentali: tutti brani chitarristici composti durante il lockdown. Suoni che galleggiano e a volte rimbalzano come un’eco dal sapore malinconico ed il blues usato con il bottleneck. 7 brani che sono il collante tra un brano e l’altro di “Canzoni rubate“: “Elissa”, “Ms.Ette”, “Lockdown”, “Bobcat” (il deserto di Bologna durante il lockdown), “Rise”, “Hondo”, “Neifile”.
L’album, in 5 brani, vede affianco a Federico Poggipollini la produzione artistica di Micheal Urbano (Ligabue e Smash Mouse) in cui ha anche suonato la batteria dal suo studio a San Francisco; tutti i brani sono stati registrati, mixati e masterizzati al Pristudio di Bologna.