Panaemiliana | 2020 |
Panaemiliana | Brutture Moderne |
![]() |
Genre: Jazz, Latin | |||||||||||||||||||||||
|
![]() |
CD CHF 21.80 |
![]() |
Liens
Remarques
Panaemiliana è il debutto discografico dell’omonima band bolognese, registrato e mixato da Andrea Scardovi presso Duna Studio (Russi, Ravenna) con il mastering di Giovanni Versari. Un lavoro originale, che sfida i confini di genere, partendo dall’afro cubano e arrivando fino alla musica colta: dieci tracce differenti tra loro ma tutte attraversate da quella che la band ama chiamare panaemilianità, concetto che si ispira alla Panamericana, la via che si estende dall’Alaska fino all’America Latina collegando geograficamente popoli, climi, sistemi ecologici e tradizioni differenti. Allo stesso modo la band cerca di realizzare, attraverso la sua musica, questa connessione tra sonorità e ispirazioni culturali eterogenee.
Un gruppo in continua evoluzione sonora, sempre alla ricerca di spunti nuovi e imprevedibili sintetizzati in un sound carnale e intenso: si va dalle struggenti canzoni d’amore (quello presente e quello passato – come "Francesca" o "Requiem F433", "Famolo strano") a cavalcate latin-jazz con episodi cameristici di "Santa Sangre", "Tredici", "Panaemiliana" fino ad arrivare a momenti di sperimentazione ("Pernaco") o di rielaborazione di grandi classici ("Indifference"). L’inizio e la fine del disco ("Orgas Mambo", "Orgas Mambo Reprise") si aprono ad incursioni elettriche che i cinque musicisti stanno apprezzando particolarmente nell’ultimo periodo.
Panaemiliana è un viaggio tra Bologna e le madonne dei pilastrini rubate lungo la Via Emilia. Racconta la visione di questa terra rosso sbiadita, piena di storie dimenticate e di atmosfere sottovalutate, bagnata da una nebbia perenne che sparisce bruciata da estati improvvise. La musica guida questo viaggio di giorno e di notte, senza parole ma fatto solo di impressioni e nessuna risposta. Bologna, l’Emilia e l’Italia sono un crocevia di culture e tradizioni, Panaemiliana è la strada che lo attraversa.