cover of article Genre: Indie, Elettronico, Sperimentale, Post-Rock
1.Ianuarius
2.Februarius
3.Martius
4.Aprilis
5.Maius
6.Iunius
7.Quintilis
8.Sextilis
9.September
10.October
11.November (Just Like Anything)
12.December
13.The Thirteenth Month

WG Image CD CHF 18.00

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Remarques

Un anno dopo "Thursday Evening" (2013), album ad alti volumi e dai messaggi ribelli, gli Sparkle in Grey escono con "The Calendar", le cui tracce hanno visto la luce nel lontano 2007, due anni dopo la nascita del gruppo. La genesi di questo annunciato 'disco acustico' si fonda sulla chitarra classica di Alberto Carozzi (salvo per il brano di apertura e quello di chiusura), alla quale si sono progressivamente uniti il violino e la viola di Franz Krostopovic, le rifiniture elettroniche e i field recordings di Matteo Uggeri e i contributi essenziali del clarinetto di Letizia Sechi, dell'organetto di Francesco Giordani, del violoncello di Alessandra Spinetti, del piano di Alessandro De Nito, del contrabbasso di Marco Dalpiazzo e infine della lama sonora di Alessandro Pipino dei Radiodervish.

"The Calendar" suona arioso e mutevole mentre suggerisce lo struggente scorrere del tempo con una poetica delicata, aperta a sperimentazioni minimali, come le gocce d'acqua che trovano la loro strada su un vetro, i capelli che si schiariscono al sole, le foglie che si sparpagliano su un cortile e le notti che rosicchiano luce alle sere. E se i calendari in genere entrano nelle nostre vite alla fine dell'anno, questo invece fa capolino nel solstizio d'estate, quando le giornate non sembrano voler finire mai.