Dichotomy Route 61 Music
cover of article Género: Indie, Folk, Rock, Country
1.Rescue Me
2.Rainbow
3.Get Up from Your Grave
4.Time to Go
5.Everywhere in the World
6.Dangerous Road
7.Hate & Love
8.Morricone
9.Rise Up
10.On the Verge of Insanity

WG Image CD CHF 22.90

Notas

Amici, musicisti, due, una sola passione: la musica. Luca Damassa e Mauro Giorgi sono Hernandez & Sampedro, due le loro chitarre, due i cuori che battono all'unisono, due i loro mondi: Ravenna e l'America. Due i loro dischi, finora.

Il nuovo si intitola “Dichotomy” e col due ha a che fare, è un numero che torna, il due. Questi due musicisti sono un’entità divisa in due parti che non si escludono, anzi: finiscono con l'essere complementari. Due le facciate del loro nuovo CD (in realtà una lunga corsa fatta di dieci canzoni una in fila all’altra separate dal gracchiare caldo del vinile: ascoltare per capire), una più acustica, l’altra più elettrica. E il concetto di dicotomia si rafforza, rivelando il concept dell'album. Anche nei testi viene evidenziato il lato sentimentale, instabile e pazzo, politico e sociale, passionale e romantico della dicotomia. Tutto in Universo è in dicotomia.

“L’idea di Dichotomy - rivelano Hernandez & Sampedro - è nata circa un paio d’anni fa, forse meno. Effettivamente siamo nati [come duo acustico] ma c'è un cuore elettrico nella nostra musica e c'è sempre stata una band nei nostri sogni. Ora c’è tutto. [La ‘dicotomia’ è] il perfetto concept per raccontare chi siamo, le nostre due menti, le nostre diversità artistiche che confluiscono in uno stile unico. La stessa idea ricorre in molti testi: l’odio e l’amore, il bianco e il nero, la vita e la morte, l’equilibrio e la pazzia”.

La musica? Quella di sempre, con tanta esperienza in più. Perché Hernandez & Sampedro sono due anime che gioiscono nella musica, e che la loro musica se la caricano in spalla centinaia di sere l’anno e la portano ovunque. Un grande fiume con due sponde: da una parte CSN&Y, dall'altra i R.E.M. E molto altro. Perché l'album ospita, in “Everywhere in the World” la songwriter americana Mary Cutrufello e perché, tra i tanti brani, acustici ed elettrici, c’è uno strumentale intitolato “Morricone”. Buon ascolto. Rimarrete stupiti.