Good Luck Santeria
cover of article Género: Indie, Psichedelico, Rock
1.Memories
2.Spurious Love
3.Ride
4.There Is a Place
5.Good Luck
6.Rome
7.Time on Time
8.Flat Heart Society

WG Image CD CHF 25.40

Notas

C'è qualcosa di spirituale nella campagna emiliana, una spiritualità laica fatta di minimalismi, di essenzialità, di geometrie, di linee che guidano gli occhi. Il nuovo disco dei Giardini di Mirò è stato registrato a San Prospero di Correggio non lontano da dove i CCCP registrarono 'Epica Etica Etnica Pathos'. Il disco ha il sapore di questa terra, delle sue collocazioni, degli spazi vuoti, delle linee rette, dei parallelismi voluti e involontari, tra un casolare, una latteria, una porcilaia. Il quinto album dei Giardini di Mirò è stato registrato quasi come l'avessimo fatto in casa, tra di noi, nei posti famigliari, tra la gente che più ci piace. Forse è la prima volta che non abbiamo delle influenze o degli ascolti musicali esterni che in un qualche modo ci abbiano influenzato durante la scrittura e realizzazione del disco. Un disco che si è sviluppato in fasi diverse e non omogenee tra loro. Un lavoro concepito dopo l'esperienza de 'Il Fuoco', progetto che rifuggiva la canzone e l'idea stessa di disco come raccolta di canzoni. Un album nato da poche sessioni di prova molto distanti tra loro, in cui sono passati diversi mesi tra la prima e l'ultima. Ed il gruppo che in mezzo ha suonato pochissimo in Italia e di più in Germania, come ad estraniarsi dal corso attuale delle vicende musicali del nostro paese ed andare all'estero per ritrovare il suono della band. Per ricostruirlo su quei palchi, continuando a vivere il sogno di gruppo musicale europeo. Il concetto di autenticità è fondamentale: vorremmo che i nostri dischi riuscissero a raccontare la nostra complessità fatta di suoni, parole, immaginari in un modo diretto, senza farsi troppi problemi. Ecco, allora siamo nella giusta direzione. Se questo dovesse smettere di accadere, non saremmo più il gruppo che vorremmo essere. 'Good Luck' è anche un disco che ha visto chiudersi una fase ed aprirsene un’altra con l'avvicendamento alla batteria tra Francesco Donadello, che lascia il natio suolo per trasferirsi a lavorare in quel di Berlino, ed Andrea Mancin, altro veneto picchia pelli. L’album è stato prodotto da Francesco Donadello, Andrea Sologni e dagli stessi Giardini di Mirò, mentre il missaggio è stato effettuato da Andrea Sologni con il prezioso aiuto di Andrea Suriani che ha curato anche il mastering presso gli studi Alpha Dept. di Bologna. Fra gli ospiti si segnalano Sara Lov (Devics) che canta il brano ‘There Is A Place’, Stefano Pilia che è ospite alla chitarra su ‘Spurious Love’ ed Angela Baraldi, ospite alla voce in ‘Spurious Love’ e ‘Rome’. Quella delle collaborazioni è sempre stata una scelta legata all’ottica di proseguire e di attingere tra gli amici e le persone che stimiamo e che conosciamo, anche e soprattutto personalmente. 'Good Luck', perché nel duemiladodici, dopo il fuoco dei mercati e le opinioni che ci dividono sul futuro, non ci resta che augurarci ed augurarvi buona fortuna. Ne abbiamo tutti bisogno. [gdm] (Fonte: www.audioglobe.it)