Mi richordo ancora Quodlibet
cover of article Género: Biografie

Resumen

«dove sono andati quei bei giorni passati quando andavo a ballare chantare al cinema andavo sempre in chonversassione chon tante raghasse»

«Anch’io ricordo ancora. C’è un uomo nella Bassa sui settant’anni che si chiama Pietro Ghizzardi ed è un grande uomo. Ma da parecchio prima che cominciasse a dipingere e a far parte della trinità padana dei naïfs, Ligabue Rovesti e lui. La pittura non c’entra per il tipo di grandezza cui mi riferisco, essendo grande perché ha sofferto grandemente, perché è stato umiliato grandemente, e nelle pagine di questo libro con qualche accento profetico domanda: «Fino a quando continuerete a fare questo?» Io lessi le sue memorie quando erano in boccio e dissi: «Corro subito ad abbracciarlo». Poi non corsi ad abbracciarlo, passò del tempo, si dimentica, questa è la vita, e si onora purtroppo più facilmente un artista che un uomo. Lo incontrai dopo alla prima mostra luzzarese dei naïfs, al pranzo invernale dopo la mezzanotte, diventato ormai rituale, tutti avevamo trovato il nostro posto a tavola e Ghizzardi no, ricordo ancora che se ne stava in piedi in un angolo con la paura di disturbare, sdentato, il paletò abbottonato male». – Cesare Zavattini
WG Image Libro CHF 27.00

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Datos/Notas

Collana: Compagnia Extra / Formato: Brossura con bandelle / Pagine: 300