Rocco Scotellaro | 2024 |
I fuochi di San Pancrazio | Quodlibet |
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Género: Cinema/Spettacolo |
ResumenA cura e con un saggio critico-filologico di Sebastiano MartelliPrefazione di Goffredo Fofi «Il futuro del cinema è molto prossimo, poiché il cinema avvince tutte le classi sociali, come l’arte primitiva d’un mondo che è da venire». Così scrive Scotellaro, non ancora ventenne, palesando attrazione e competenze che, aggiunte a motivazioni esistenziali, lo condurranno a cimentarsi con la scrittura filmica già nel 1948, quando Carlo Levi ne richiese la collaborazione per la riduzione cinematografica di "Cristo si è fermato a Eboli". Il suo progetto più impegnativo è tuttavia quello dei "Fuochi di San Pancrazio", i cui materiali sono qui pubblicati per la prima volta. Scotellaro scommette sulla possibilità di rappresentare un pezzo di mondo della civiltà contadina meridionale degli anni Trenta-Quaranta del Novecento, opzionando i moduli del cinema popolare e melò che stava incontrando con successo l’orizzonte di attesa del nuovo pubblico di massa. Vengono qui ricostruite filologicamente e criticamente tutte le fasi della scrittura, dal soggetto alle varie stesure del trattamento, alla sceneggiatura, con una metodologia interdisciplinare all’incrocio tra immaginario letterario e immaginario cinematografico, tra saperi diversi e contaminazioni suggestive, ma sempre in relazione con il contesto storico, politico e culturale. |
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Libro CHF 37.10 |
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Datos/Notas
Collana: Quodlibet Storie / Formato: Brossura con bandelle / Pagine: 384