Graziano Romani | 2025 |
Looking Ahead  New release  | Route 61 Music |
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Style: Rock, Americana | |||||||||||||||||||||||||||
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CD CHF 22.90 |
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Notes
"Middlejune", scelta come singolo a precedere l’uscita del diciannovesimo album di Graziano Romani, è una canzone dice molto delcarattere e del romanticismo del rocker emiliano, che offre ai suoi fan un manifesto programmatico definendo così la sua composizione: “è la gioia, sensazioni e ricordi di estati che sembrano infinite, quando sei un ragazzino e certe canzoni entrano nel cuore per non andarsene più via”.
Questa sensazione si ripete più volte in "Looking Ahead", un disco che non perde mai quel filo narrativo e quella voglia di restare incollato a una musica che per l’autore, chitarrista e cantante di Casalgrande, attivo ormai dagli anni Ottanta con una continuità sorprendente, significa coerenza, coraggio e forza. Perché le dodici tracce dell’album sono energizzanti e capaci di fare affiorare tutto il vissuto e la formazione musicale di questo artista, generoso tanto nell’espressione vocale quanto nello strutturare le sue composizioni con quella somma di emozionanti riff, strofe dense, fiati dolcemente invadenti e ritornelli che vogliono essere ricordati. La storia di Romani si racconta da sola, con pochi numeri. 40 anni di attività, quattro dischi con i Rocking Chairs (1986-1991), indimenticata rock band “all’americana” degli anni Ottanta, poi il lunghissimo tratto come solista, a partire dal 1993, senza tralasciare di cantare le gesta di eroi come Tex, Zagor e Diabolik o rendere omaggio a Springsteen e Augusto Daolio, attraverso riusciti tributi discografici.
Quello di oggi è l’artista di sempre, quello che i suoi estimatori hanno imparato a conoscere e ad amare. Sempre sospeso tra un mondo fatto di composizioni proprie che quando toccano i livelli più alti hanno ben poco da invidiare a nomi di riferimento (John Hiatt, John Mellencamp, Van Morrison e Bruce Springsteen) e le tante fonti dalle quali inevitabilmente dipendono.
Graziano è accompagnato ancora una volta dalla sua eccellente band (affiancano Max Marmiroli e Franco Borghi, sax e tastiere già nei Rocking Chairs, i fidi Lele Cavalli, Nick Bertolani e Follon Brown). Insieme al “capo” creano un impasto che sa di potente compattezza e di raffinatezza rock. E quando intervengono, di frequente, gli arrangiamenti dei fiati tutto si colora di soul e rhyhm’n’blues, una cifra che Romani sa cavalcare con entusiasmo e una indomabile passione. Impossibile segnalare un solo brano tanto felice è qui tutta la scrittura.