Maader Folk BMG
cover of article Style: Folk, Lombardo, Cantautoriale
1.Fiaada
2.Nel nomm
3.Goccia di onda
4.L'isola
5.Gli spaesati
6.El Vagabuund
7.Guanto bianco
8.Agata
9.Il mitico Thor
10.Stella bugiarda
11.Hemm imparaa
12.Oh Lord, vaarda gio (feat. Zucchero)
13.Reverse
14.Tramonto a sud
15.La vall (Il vento e i fiammiferi)

WG Image CD CHF 23.90

Notes

Dopo la recente firma con l'etichetta discografica BMG, Davide Van De Sfroos annuncia "Maader Folk", il nuovo disco di inediti, che sancisce il ritorno del cantautore sulle scene musicali a distanza di sette anni dall'ultimo lavoro in studio. Un viaggio in 15 tracce che Van De Sfroos ha deciso di intraprendere per abbracciare ancora una volta un linguaggio che è di tutti, radicato nei valori della cultura italiana, e spogliarsi da qualsiasi tipo di bandiera.

Prodotto in collaborazione con Taketo Gohara, "Maader Folk" è impreziosito dallo speciale featuring con Zucchero Sugar Fornaciari "Oh Lord, Vaarda Gio", e anticipato dal singolo apripista "Gli spaesati". Con "Gli spaesati" Davide Van De Sfroos si conferma essere narratore di storie in musica fra i più singolari e a tutto tondo della scena artistica italiana. Sul ritmo serrato della sua chitarra, canta tutta la poesia involontaria che c'è negli "Spaesati", personaggi irriducibili sradicati dalle radici ma mai stanchi di portare avanti con fierezza la propria missione. La letteratura del suo territorio, quello bellissimo dei monti e delle valli del Comasco, è solo lo spunto per raccontare una storia in cui riusciamo ad identificarci tutti, oggi più che mai reduci da un periodo di grande smarrimento e disorientamento, ma pronti a ripartire e riprendere in mano il nostro futuro. Miscelando italiano e dialetto lariano, Van De Sfroos mostra una volta in più lo spaccato di un mondo intriso di grande dignità e forza di volontà che lui stesso ha avuto modo di incontrare, conoscere e vivere: «ho voluto dare voce ad un popolo apparentemente nascosto ma che con antica fierezza si ostina a vivere e lavorare in modi che oggi possono sembrare anacronistici o solo folkloristici. Gli spaesati tengono teso il filo della nostra storia non per beffare i tempi moderni ma per rispetto di quelli antichi.