Calliope Helikonia
cover of article Style: Folk
1.Don't Tell (Gatta nera)
2.Per le strade di Dublino
3.Stormy Lullaby
4.The Day Calliope Died
5.Where the Devil Is Waiting
6.Desolation Road
7.Una spina in fondo
8.Vorrei
9.Storia di un uomo che parla alla luna
10.Se ridi di te
11.I'm Free

WG Image CD CHF 25.20

Notes

'Calliope' è il primo album di Maria Laura Ronzoni (voce, chitarra, armonica), già voce in tanti concerti di Kay McCarthy, autrice e cantautrice che dagli studi della vocalità classica rinascimentale è approdata ad un originalissimo folk rock acustico in cui poesia e musica si incontrano in un magico duetto. Al suo fianco Andrea Rodo alla chitarra. Dieci anni di Irlanda (dal 2001), quella dura e pura vissuta in mezzo alla gente e agli artisti, fra pub e mozziconi di sigarette. Tanta letteratura e pagine e pagine di musica per approdare al mondo degli archetipi con questo CD, Calliope, in cui il canto si scioglie e i giochi fra classico e storia personale si compongono in un’armonia dai sapori celtici e molto altro. Per raccontare un’umanità tormentata, moderna e schizofrenica che cerca di guardare oltre, là fra i flutti di un oceano lontano. Un piccolo grande mondo di emozioni, suoni, immagini condivisi attraverso le undici tracce di questo CD. 'Calliope non è solamente la bella musa ispiratrice di tanta poesia epica e metafisica, e neanche il personaggio 'smembrato' che mi è apparso in sogno la notte del 12 Marzo 2003 buttandomi giù dal letto per scrivere convulsamente il testo di una canzone. Calliope si è voluta rivelare vividamente come il 'concept' di questo album, se non addirittura come l’essenza di un certo modo di sentire, sperimentare, vivere la musica e quindi la vita stessa. La mia Calliope che scende dall’Olimpo per farsi violentare da sette demoni, costringere la razza umana a perdere memoria e coscienza di sé, a recuperare il silenzio, a cercare sette note mai suonate, ad assistere al parto di una nuova promessa, incarna la voce di un’umanità tormentata, moderna e schizofrenica che, al pari di ogni anima in cammino, attraverso un estenuante gioco di opposti, riflette e risuona la sua intima lacerazione, l’enigma delle molteplici facce e voci che la compongono, solo in ragione di quell’ineffabile visione armonica, straziante anelito all’unità e alla pace. Canto e scrivo per poter condividere tutto questo. Siamo tutti pellegrini in viaggio verso qualcosa. Non conosco la meta ma cammino, inciampo, cado, mi rialzo e riprendo il cammino'.