I pesci ci osservano Preludio
cover of article Style: Cantautoriale
1.Vladivostok
2.I pesci ci osservano
3.Amai
4.La bambola afgana
5.Bailamme
6.Ragazzo Rock
7.Il cappotto di Hemingway
8.Oblomov
9.Biancaneve
10.Ho le borse sotto gli occhi (Bonus Track)

WG Image CD CHF 28.20

Notes

'I pesci ci osservano', è un album composto da nove brani inediti scritti e cantati da Andrea Labanca ed impreziositi da Paolino Dalla Porta al contrabbasso, Guido Baldoni alla fisarmonica, Lorenzo Gasperoni alle percussioni, Anais Vitali al violoncello, il Coro Città di Milano e dal 'lungo sguardo' sciamanico di Paolo Ciarchi. Il primo disco post-sovietico (ma non post-comunista), di fattura italiana, cha affronta la visione della catastrofe e dell’irreparabile raccontata attraverso canzoni in odore di surrealismo russo, accompagnate da tamburi e macchine sonore dal sapore futurista; in precario equilibrio tra la canzone d'autore e il teatro dell'assurdo, con uno scenario musicale totalmente, coraggiosamente ‘altro’ e interamente nelle mani, o meglio, nel canto e nell’interpretazione di Andrea Labanca, marcato da un forte retro-gusto di teatro canzone. Tra provocazione culturale e rammarico disfattista, il disco sviluppa un percorso fatto di citazioni, riferimenti e personaggi, che delineano la costellazione artistica di Andrea Labanca, fatta di buona letteratura ma anche di cinema e di teatro, trattati musicalmente in un modo totalmente inconsueto e perciò esenti dalla retorica, spesso di maniera, della canzone d’autore italiana più comune; aprendo spazi a ironie lessicali e formali, i cui vertici sono il brano 'A... mai' (qui scritto diversamente per ampliare il significato del brano) e la 'bonus track' video 'Ho le borse sotto gli occhi'.