Orazio 2018
Odi ed Epodi - Canto secolare Feltrinelli
cover of article Subject: Poesia, Studi letterari

Overview

“Carpe diem, del domani fidandoti meno che puoi”

“La vera novità della poesia lirica oraziana, anche sul piano formale, fu quella di ricongiungersi, con le sue "Odi", alla lirica greca antica di Archiloco e Pindaro, di Alceo e Saffo. Celebrando se stesso come l’‘inventore’ romano di questo genere letterario, il poeta di Venosa non si esaltava vanagloriosamente; si può infatti dire che prima di lui i lirici antichi erano conosciuti soltanto di nome e che, per quanto ne sappiamo, nessun romano aveva letto Alceo o Pindaro.”

Introduce così Ugo Dotti la sua edizione – tagliata su misura per la sensibilità contemporanea – delle "Odi" e degli "Epodi" oraziani, opere indimenticabili che fanno ormai parte della cultura interiore occidentale. Fra l’invettiva tormentata degli "Epodi", il tono solenne del Canto secolare e la celebrazione, nelle "Odi", della vita tranquilla e del sereno godimento dell’oggi nell’ignoranza del domani, Orazio ha scolpito nei suoi versi un insegnamento poetico ancora attuale, come il suo celebre invito al "carpe diem".
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Details/Notes

Collana: Universale Economica I Classici / Pagine: 512