La verità che ricordavo Codice
cover of article Subject: Narrativa

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«La verità che ricordavo è che il diavolo, visto da vicino, non sembra poi così brutto. Si confonde tra persone che ti somigliano, si nasconde nei piccoli gesti di ogni giorno. Alzarsi, lavorare. Mangiare, bere, lavarsi, dormire, volersi bene. Cose così. E ti lascia credere che anche quella sia una vita possibile.»

La fine della Seconda guerra mondiale è nell’aria, quando Dino viene deportato. Nel suo viaggio verso la Germania è accompagnato da uno strano personaggio, un nano “di eccezionale altezza”, che gli fa da guida. A Königsbrück comincia una prigionia “dorata” nelle cucine di un circolo ufficiali dell’esercito tedesco che rafforza nel ragazzo l’attitudine a distogliere lo sguardo dall’orrore che lo circonda. Nella palazzina del Circolo stringerà amicizie, imparerà a cucinare e intreccerà una delicata storia d’amore. Ma la guerra incombe: il Circolo viene evacuato e vagando per la Germania distrutta Dino è finalmente obbligato a vedere tutto quello che gli era stato risparmiato: le fosse dei cadaveri a cielo aperto, le vittime delle deportazioni, la disumanità, la distruzione. "La verità che ricordavo" è tratto da una storia vera.
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Details/Notes

Collana: Narrativa / Pagine: 296