Overview
Gli Anni Novanta vedono ruggire nuovamente la Gran Bretagna. Contro il partito conservatore di John Mayor e per riscattarsi dalla crisi della sterlina del 1992, una nuova generazione di band rivendica la voglia di celebrare la giovinezza con la sua vitalità, le sue insicurezze e la sua critica dello status quo. È la “Cool Britannia” di Oasis, Blur, Suede, Pulp, Verve…un movimento vasto ed eterogeneo da non codificare con l’accetta, a dispetto del dualismo velenoso tra Blur e Oasis fomentato dai giornali dell’epoca. Un panorama di rockers, soprattutto nell’atteggiamento, che si espresse virando tra il glam di Bowie e il punk, passando per la psichedelia, sonorità più tipicamente beatlesiane e la rivalsa dei precursori Stone Roses che pochi anni prima avevano conquistato le classifiche dalla periferia di Manchester. Una ribellione goliardica e iconica che nulla aveva a che fare con il coevo e più cupo grunge americano, e ottenne un successo planetario proprio grazie alla commistione tra freschezza del suo sound orecchiabile e ironica irriverenza.
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