Sentimento popolare Felmay
cover of article Stil: Ethno, Folk
1.Carnaval de Guaranda
2.Un anno d'amore
3.I mangues the Iparhounpia
4.Retour à Napoli
5.Kaigomai Kaigomai
6.Tango negro
7.Amarcord
8.Niani bagna
9.Ven muerte
10.Tirallalallì
11.Sinnefiasmeni Kiriaki
12.Chaje Shukarije
13.Richiamo

WG Image CD CHF 19.90

Bemerkungen

Questo album, afferma Camilla Barbarito, è l’esito di anni di concerti capillari che hanno irrorato Milano e altri luoghi nelle sue zone ‘liberate’, ovvero in quelle sacche di ossigeno della cultura alternativa popolata dalle persone in cerca di un fatto artistico non troppo addomesticato. E non c’è niente di più bello di un uditorio composto di teste pensanti dal cuore disponibile! Via via nel tempo il perimetro dei luoghi dove portare il nostro spettacolo si è allargato moltissimo, permettendoci di incontrare molte più persone, ma sempre cercando con rigore quel momento autentico. Ed è anche l’esito della felice famiglia fatta di tanti musicisti a cui possiamo fare riferimento. Il progetto si articola in modo molto libero passando tra frammenti ed elaborazioni musicali di vari paesi, continenti e contesti. Il comune denominatore è quello del “Sud” del mondo e della valorizzazione della cultura di estrazione popolare. Lontanissimo dagli approcci filologici e rivendicativa di una matrice non anglofona. Si aprono dunque scenari diversi tra America Latina (tr.1,6) Grecia (tr.3,5,11) Est Europa (tr.12) Italia del sud (tr.8,10,13) Francia (tr.4) un omaggio a Nino Rota, magistrale connettore di mondi tra cultura popolare nostrana e scrittura compositiva; un brano anti-colonialista senegalese mescolato con il canto degli spiriti eroici di Yukio Mishima, un valzer originale per le parole della mistica spagnola Santa Teresa d’Avila, e una canzone del repertorio di Mina rubato da un’esibizione en travesti.

"Sentimento popolare" è un disco che vuole essere il meno possibile ammiccante e a modo suo anche un pò grunge, ma diversamente da molte espressioni contemporanee occidentali, rifiuta il tema esistenzialista e individuale a favore di uno sprigionamento condiviso di energie tratte dalla tavolozza dei colori primari delle emozioni. Il suo segno naturalmente è determinato da una scelta vocale precisa, figlia di un’urgenza espressiva e identitaria molto radicale, che volge lo sguardo deferente ai molti interpreti spesso anonimi della musica tradizionale e popolare.