Utopie e piccole soddisfazioni Wallace Records, Dischi Bervisti
cover of article Stil: Indie, Elettronico, Hardcore, Punk
1.Incipit
2.Vorrei sposare un vecchio
3.Utopie
4.Sangue in bocca
5.Costruirò un castello per lei
6.È sempre la solita storia, ma un giorno muori
7.Valium Tavor Serenase
8.You're Enough
9.Lasciate che i potenti vengano a me
10.Remerda
11.Intermezzo
12.Il convento sodomita
13.Terrore nel triregno
14.Mi fai schifo
15.Il bimbo
16.Lutto della testa
17.Piccole soddisfazioni
18.Popolo bue
19.Le armi in fondo al mare
20.Transexualismo
21.Finale (con rassegnazione)

WG Image CD CHF 18.30

Bemerkungen

'Utopie e piccole soddisfazioni' è il terzo album di Bologna Violenta. A differenza dei lavori precedenti, non ci sono riferimenti al mondo del cinema, ma ampio spazio viene lasciato alla musica e alle sensazioni forti che essa ci può donare. Ventuno pezzi che nascono da esperienze personali, da momenti di forte disagio e da altri in cui tutto sembra essere ricoperto da un'aura di ironia che cela spesso delle grandi verità. In questo disco, ad accompagnare il tipico sound di Bologna Violenta ci sono orchestre d'archi che regalano momenti di grande espressività alternati ad episodi più grotteschi e rumorosi, come da tradizione. Dopo un incipit martellante e malinconico a commentare il discorso di fine anno di un vecchio presidente della repubblica, l'ascoltatore si ritroverà immerso in un ambiente sonoro dove canti tradizionali polacchi si fondono con l'elettronica più spinta, dove l'hardcore-punk degli anni ottanta concerta con le orchestre dell'est europeo, dove i cori dei monaci benedettini fanno da contraltare alle urla angosciate di persone torturate. Sono poche le parole presenti nel disco: le grandi utopie che muovono il mondo e l'animo umano sono ridicolizzate dalla sensazione che tutto sommato sono le piccole soddisfazioni di ogni giorno a rendere la nostra vita migliore. Tra gli ospiti di questo album troviamo J. Randall, cantante degli americani Agoraphobic Nosebleed e label-manager di Grindcore Karaoke (un'etichetta che sta creando una vera e propria scena nel mondo grind) e Aimone Romizi dei Fast Animals And Slow Kids che presta la sua voce per la cover di 'Valium Tavor Serenase' dei CCCP (un omaggio, questo, alla scena punk bolognese degli anni Ottanta e uno sberleffo alla cosiddetta 'normalità' che rende gli uomini mediocri, oggi come trent'anni fa). 'Utopie e piccole soddisfazioni', nel suo rappresentare una svolta nel percorso artistico del progetto, al tempo stesso ne conferma le intenzioni: fare musica seria che colpisca in maniera forte l'animo di chi la ascolta.