Primo Levi 2021
Auschwitz, città tranquilla - Dieci racconti Einaudi
cover of article Genre: Narrativa

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«Può stupire che in Lager uno degli stati d'animo piú frequenti fosse la curiosità. Eppure eravamo, oltre che spaventati, umiliati e disperati, anche curiosi: affamati di pane e anche di capire.»

Auschwitz è stato l’alfa e l’omega dell’opera di Primo Levi: l’alfa nel 1947 con Se questo è un uomo; l’omega quarant’anni piú tardi con il suo ultimo libro, "I sommersi e i salvati". Levi, però, non ha smesso mai di raccontare il Lager, e di indagarlo nell’atto stesso di raccontarlo.

Costruito dal Centro internazionale di studi Primo Levi, "Auschwitz, città tranquilla" ci offre dieci suoi testi narrativi, incorniciati da due poesie: dodici punti di vista, inaspettati e avvincenti, sulla maggiore tragedia collettiva del Novecento.

Nel segno di un paradossale titolo d’autore, la «città tranquilla» del campo di sterminio si apre, in questa antologia, in ogni direzione: quella fantastica, nel trittico di racconti distopici e «tedeschi» costituito da "Angelica Farfalla", "Versamina" e "La bella addormentata nel frigo"; quella autobiografica, con un Primo Levi che si ripresenta in divisa zebrata con un «Me, mi conoscete» ("Capaneo"), raccontandoci le sue trovate per sopravvivere alla fame ("Cerio") e l’incontro, a vent’anni di distanza, con uno che stava «dall’altra parte» ("Vanadio"). Puntano, invece, all’oggi soprattutto tre testi: "Il re dei Giudei", in cui Levi delinea per la prima volta in dettaglio la «zona grigia»; "Forza maggiore", il cui titolo corrisponde in maniera letteralmente schiacciante all’episodio narrato; infine, "Canto dei morti invano", catalogo che Levi ha compilato nel 1985 e che il mondo contemporaneo non smette di aggiornare.
WG Image Libro CHF 22.90

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Details/Bemerkungen

Collana: Super ET / Formato: Brossura / Pagine: 142