Autodifesa di Caino Sellerio Editore Palermo
cover of article Genre: Narrativa

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Il monologo che Andrea Camilleri aveva preparato per il suo ritorno al teatro. Una riflessione profonda sul Bene e il Male che chiama i lettori a pronunciare il verdetto.

«Signore e signori della corte... oddio, che ho detto? Della corte? Scusate, ho avuto un lapsus... Ricomincio.
«Signore e signori del pubblico, permettete che mi presenti: sono Caino.
«Forse non avete capito. Sono Caino.
«Caino, il primo assassino della storia umana...
«Mi meraviglio. Nei secoli scorsi, appena la gente sentiva il mio nome, mi copriva di insulti, di improperi e ora invece voi ve ne state tranquilli seduti al vostro posto...
«In effetti, solo negli ultimi centocinquant’anni, ne avete visti di morti...
«Vi siete fatti due guerre mondiali, una gran quantità di guerre locali, gli eccidi, gli stermini, i massacri, i genocidi, le pulizie etniche, le stragi, gli attentati, i femminicidi…».

«Perché sono un contastorie. In fondo non sono mai stato altro. Nella tradizione ebraica, e in parte anche in quella musulmana, esistono una miriade di controstorie che ci raccontano un Caino molto diverso da quello della Bibbia. Su queste abbiamo lavorato». Andrea Camilleri offre una versione di Caino lontana da quella consueta. È forse un Caino inventore della scelta, che va oltre il pentimento prendendo consapevolezza che «senza il male il bene non esisterebbe». Come il precedente Conversazione su Tiresia anche questo monologo avrebbe dovuto essere interpretato da Camilleri a teatro. L’appuntamento era per il 15 luglio 2019 alle Terme di Caracalla. Ma il grande scrittore è uscito di scena troppo presto.
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Collana: Il divano / Pagine: 96