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«Senza pensare ho preso la mitica Tokarev di mio nonno e sono corso dietro ai poliziotti. L'unica cosa che sentivo era una specie di gioia di esistere. Mi sono fermato davanti a uno di loro, i suoi occhi erano stanchi e tristi. Ho mirato alla faccia, ho cercato di premere il grilletto con tutte le mie forze, ma non riuscivo a muoverlo di un millimetro. Mio padre ha cominciato a ridere: - Vieni qui, piede scalzo! Non va bene sparare in casa, non lo sai?»
La vita di un ragazzo siberiano educato da un’intera comunità criminale a diventare una contraddizione vivente, e cioè un «criminale onesto». Le avventure di strada, le giornate al fiume, gli scontri tra adolescenti guerrieri. E soprattutto il sapere dei vecchi, che portano l’esistenza tatuata sulla pelle e trasmettono con pazienza e rigore il loro modo di capire il mondo. La Transnistria, terra di tutti e di nessuno, crocevia di traffici internazionali e di storie d’uomini. In un universo che non assomiglia a nessun altro, dove la ferocia e l’altruismo convivono con naturalezza, una vita fuori dall’ordinario raccontata da chi l’ha vissuta con uno stile intenso ed espressivo.
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