Noia, politica e noia della politica Sellerio Editore Palermo
cover of article Genre: Politica e società

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Una riflessione filosofica, letteraria, ma soprattutto politica sulla noia attraverso una divagante esplorazione ricca di spiriti che implica un’ironica esortazione per il lettore.

«La noia è un vento caldo, umido e appiccicoso. Soffia dal nostro sud, o magari dal nostro sud-est – come lo scirocco. Evoca pigrizia, rassegnazione, un’indole a non fare e neppure a troppo pensare. Allude al senso dell’inutilità. Procede per ripetizioni, per assonanze col passato. Stride con la modernità, con il cambiamento: quei valori che la retorica del nostro tempo celebra come fondamentali.

«Un vento calmo e monotono, se così si può dire. Tutt’altro che impetuoso. Dal quale siamo solo blandamente disturbati di tanto in tanto. E dal quale peraltro abbiamo cercato di ripararci facendo ricorso alle illusioni della fantasia, alle strategie della rimozione e all’esercizio della pazienza».

La noia oggi è intollerabile, impresentabile e inconfessabile. I due presupposti che la giustificavano sono stati esiliati dalla vita sociale: il tempo come attesa; il pensiero contemplativo, non operativo. E invece Marco Follini ne fa il tema di un discours di stampo settecentesco, di una divagante esplorazione ricca di spiriti che implica un’ironica esortazione per il lettore. Di questa passione dell’anima, classifica i tipi diversi, analizza connessioni e componenti, cerca le testimonianze nella letteratura e nella storia, descrive l’universo delle tipiche relazioni umane cui la noia dava spazio. E segue la parabola della noia nella politica. Una volta l’uomo politico non temeva di apparire noioso, mentre oggi la noia è il suo spauracchio. E questo mentre il discorso politico si conforma, si svuota di senso, di realtà.
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Details/Bemerkungen

Collana: Il divano / Formato: Brossura / Pagine: 208